Venerdì 19 aprile Legambiente in piazza del Popolo a Roma al fianco di Greta

Legambiente sarà venerdì a Piazza del Popolo al fianco dell’attivista svedese per chiedere al governo azioni immediate per ridurre le emissioni italiane di gas serra.

In Italia sui sussidi le fossili battono le rinnovabili: alle fonti inquinanti vanno quasi 19 miliardi di euro all’anno, a quelle pulite poco più di 14mld.

Legambiente: “Basta con l’incomprensibile regalo alla lobby del petrolio che inquina il clima del Pianeta e l’aria del nostro Paese.  Il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio risponda con il Def ai ragazzi che scioperano chiudendo i rubinetti del denaro pubblico a chi alimenta i cambiamenti climatici”.

“Greta Thunberg ci ricorda che la crisi climatica non va in vacanza e per questo Legambiente sarà venerdì a Piazza del Popolo al fianco dell’attivista svedese per chiedere al governo azioni immediate per ridurre le emissioni italiane di gas serra. Per salvare il clima e aiutare il pianeta servono coraggio e responsabilità e l’Italia deve fare la sua parte, dicendo basta ai paradossi e alle scelte anacronistiche. Siamo il Paese del sole e delle fonti pulite sempre più competitive, ma finanziamo di più le fonti fossili rispetto alle rinnovabili. Nell’ultimo anno il nostro Paese ha foraggiato le fonti fossili con 18,8 miliardi di euro di sussidi, diretti e indiretti, al settore Oil&Gas, che vanno dalle esenzioni alle trivellazioni ai finanziamenti per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi, fino allo sviluppo di infrastrutture energetiche come rigassificatori e raffinerie, mentre le fonti rinnovabili invece state finanziate con 14,3 miliardi di euro con il conto energia e termico e gli incentivi per i biocarburanti. La leva economica è lo strumento più potente per spingere sull’innovazione nel settore energetico, nell’industria, nella mobilità e nell’edilizia. Lo stop ai sussidi alle fonti fossili può essere deciso subito dal governo Conte, con un’azione che gli esecutivi precedenti non hanno mai voluto esercitare. I quasi 19 miliardi di euro regalati ogni anno alle fonti fossili devono essere dirottati per rilanciare l’efficienza energetica, le rinnovabili e l’innovazione, ma anche la sanità, la scuola e la manutenzione del territorio per ridurre il rischio idrogeologico. Il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio dia una risposta concreta ai tanti giovani che venerdì scenderanno in piazza a Roma e l’occasione giusta che il vicepremier ha per rispondere ai ragazzi è proprio il Def, che deve avere davvero al centro l’ambiente. ”

È questo l’appello che Legambiente, attraverso il suo Presidente nazionale Stefano Ciafani, lancia oggi all’Esecutivo e al vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio in occasione dell’arrivo di Greta a Roma dove oggi incontrerà Papa Francesco, domani la presidente del Senato Casellati e poi parteciperà venerdì alla manifestazione per il clima a piazza del Popolo insieme a tanti giovani e studenti del movimento Friday for future.

“Dopo essere stati presenti in 150 piazze d’Italia lo scorso 15 marzo in occasione del primo Sciopero mondiale sul clima – aggiunge Ciafani -, continua la mobilitazione della nostra associazione. Il 19 aprile saremo alla manifestazione di Roma con i nostri circoli locali da tutta Italia e le loro giovani leve, mentre ci stiamo preparando anche per la seconda edizione del Global strike previsto per venerdì 24 maggio. Hanno ragione i ragazzi che scioperano, non c’è più tempo da perdere, si deve agire subito per fermare la febbre del Pianeta. E noi, che reclamiamo a gran voce politiche contro i cambiamenti climatici dalla fine degli anni’80, non possiamo che stare dalla loro parte”.

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