Congresso Legambiente, secondo giorno: anniversario terremoto Irpinia, energia, clima, giustizia sociale, ecomafie

 Il tempo del coraggio, XI Congresso nazionale di Legambiente. 39 anni fa il terremoto in Irpinia, oggi l’associazione sceglie Napoli per parlare di futuro, territori da mettere in sicurezza e politiche di adattamento.

Clima ed energia, giovani e partecipazione, lotta alle ecomafie, periferie e giustizia sociale, economica circolare e civile: le 5 piazze tematiche al centro dei lavori.

#iltempodelcoraggio, #rievoluzione, #changeclimatechange

Trentanove anni fa il terremoto dell’Irpinia e di Napoli, di cui ricorre oggi il tragico anniversario, scrisse una delle pagine più dolorose nella storia d’Italia. Tra i temi al centro dell’XI Congresso nazionale di Legambiente sul presente e sul futuro del paese e delle iniziative che hanno fatto da contorno all’evento, di nuovo e ancora il tema del rischio sismico e del mancato adeguamento degli edifici e di ritardi e inadempienze nelle ricostruzioni post sisma. Si è parlato anche della tutela del territorio, resa oggi tanto più urgente dalla crisi climatica che aggiunge un ulteriore terribile fattore di rischio alla cronica mancanza di manutenzione di cui soffre il suolo italiano.

L’XI Congresso nazionale di Legambiente – organizzato a Napoli dal 22 al 24 novembre –  è ospitato in un contesto fortemente simbolico: il Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa, fra Napoli e Portici, nato lungo la prima tratta ferroviaria d’Italia, nel primo polo industriale della penisola per produrre locomotive e binari. L’idea di convertire l’industria pesante in museo nacque in tempi in cui conversione e rigenerazione non erano termini diffusi, e bene illustra il senso di scelte lungimiranti e coraggiose, in un territorio di grande bellezza e pieno di contraddizioni, dove si intrecciano tradizione e innovazione, criticità e intuizioni avanguardistiche.

E al coraggio è intitolato e dedicato l’appuntamento congressuale. Perché il coraggio – spiega il presidente di Legambiente Stefano Ciafani nel sintetizzare i temi al centro del dibattito e gli obiettivi dell’associazione per i prossimi anni –  è “una caratteristica imprescindibile per accelerare la transizione energetica e vincere la crisi climatica, combattere le ecomafie e i ladri di futuro, promuovere la riconversione ecologica dell’economia, rendere sempre più protagonisti anche nella nostra associazione i giovani che scendono in piazza al fianco di Greta Thunberg, favorire una sempre più efficace lotta alle ingiustizie ambientali e sociali”.

La seconda giornata di lavori vede i partecipanti suddivisi, dalle 9.30, tra cinque piazze tematiche sulle priorità di azione dell’associazione nei prossimi quattro anni: clima ed energia, giovani e partecipazione, lotta alle ecomafie, periferie e giustizia sociale, economica circolare e civile. A seguire la plenaria pomeridiana, aperta dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris, a cui interverranno tra i diversi ospiti: Giuseppe Provenzano, ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Aboubakar Soumahoro, sindacalista USB,  Michele Di Maio, sindaco di Calitri (Av), Valentina Fiore, presidente delle cooperative di Libera Terra, Gianna Fracassi, vice segretario generale Cgil, Alessandro Bratti, direttore generale di Ispra, Donatella Bianchi, presidente Wwf, Francesca Chiavacci, presidente Arci, Silvia Stilli, presidente Associazione Ong italiane, Carlo Borgomeo, presidente Fondazione con il Sud, Daniele Moretti, giornalista Skytg24.

Nel pomeriggio nella grande sala del museo è previsto un flash mob in cui verrà intonata la canzone simbolo della resistenza climatica: Sing for the climate, l’inno creato nel 2012 in Belgio sulle note di Bella Ciao, che accompagna in piazza le proteste dei giovani sul cambiamento climatico.

Argomento a cui è dedicata la piazza su Clima ed energia. Di fronte alla crisi climatica che provoca effetti sempre più devastanti, le azioni prioritarie che Legambiente intende svolgere sono tre: battersi per obiettivi più ambiziosi e per accelerare gli interventi di mitigazione, coinvolgere cittadini, sindaci e imprese, continuare a fare mobilitazione internazionale. C’è l’assoluta urgenza di fermare i sussidi alle fonti fossili e le centrali a carbone per costruire un modello energetico distribuito e 100% rinnovabile e, parallelamente di accelerare sull’adattamento climatico delle città, delle aree agricole e di quelle boschive. Diversi gli interlocutori, anche per fare in modo che la forza e l’entusiasmo dei ragazzi dei Fridays for future possano trasformarsi in impegni concreti nella lotta ai cambiamenti climatici.

Alla grande mobilitazione dei giovani per il clima è dedicata anche la piazza Giovani e partecipazione. Insieme alla 24enne Federica Gasbarro (scelta dall’Onu come unica rappresentante dell’Italia per lo Youth Summit di New York organizzato lo scorso settembre), ai tanti ragazzi dei circoli e dei regionali di Legambiente e ad altri ospiti, si parlerà di come fare tesoro delle nuove idee e dei nuovi stimoli che arrivano dai più giovani, di come trovare nuovi strumenti di contaminazione e nuovi linguaggi per riuscire a coinvolgere quante più persone possibile nelle battaglie dell’associazione in una giovane e inedita #Rievoluzione. Un’occasione per confrontarsi anche su diverse esperienze di cittadinanza attiva portate avanti da Legambiente come VolontariXNatura, a cui hanno partecipato 10mila volontari in 13 regioni, il più grande progetto di citizen science mai realizzato in Italia, e il Progetto VisPo (Volunteer Initiative for a Sustainable) per under 30 che vede coinvolti 230 volontari piemontesi tra i 18 e i 30 anni in azioni di pulizia e valorizzazione delle sponde del Po e dei suoi affluenti su tutto il territorio piemontese.

Economia civile e circolare è lo spazio dedicato alla riconversione ecologica dell’economia raccontando quell’Italia appassionata e generosa, fatta di enti locali impegnati concretamente per il cambiamento, di imprese che creano lavoro e benefici ambientali e sociali, con esperienze di economia civile e di riconversione industriale, a cominciare dalle aziende della chimica verde, dell’economia circolare e dell’innovazione energetica. Intervengono tra gli altri, Ilaria Maggiorotti, di Rete Ferroviaria Italiana, Marina Fornasier, presidente Coop Insieme Vicenza, Antonio Lazzarinetti, presidente Itelyum, Giovanni Corbetta, direttore Ecopneus, Guido Poliseno, manager sviluppo del business Fater Smart, Giancarlo Morandi, presidente Cobat, Giuseppe Monteforte, amministratore delegato A2A Energie Future, Massimo Medugno, direttore generale Assocarta.

I magistrati Luca Ramacci e Raffaele Piccirillo, il giurista Raffaella D’Antonio e Lory Furlanetto, avvocato e presidente del Centro di Azione Giuridica Legambiente, la senatrice Paola Nugnes sono tra i partecipanti alla piazza Ecomafia e corruzione, dedicata a come rafforzare la lotta ai ladri di futuro, quali norme sono necessarie e come promuovere un’autentica cultura della legalità. Alla denuncia dei traffici illegali di rifiuti, dell’abusivismo edilizio, del racket di animali, dell’aggressione al patrimonio archeologico e culturale, dell’impatto dei fenomeni illegali sulle filiere agroalimentari si aggiungeranno le proposte concrete per dare più forza alle attività di prevenzione e repressione.

Giustizia ambientale e sociale sono due facce della stessa medaglia, di cui si discute nella piazza Periferie e giustizia sociale, insieme al ruolo delle periferie dove oggi si gioca una sfida importante. Le aree più degradate, inquinate, meno manutenute e meno soggette a investimenti pubblici sono anche quelle in cui si concentrano maggiormente varie forme di disuguaglianze: sociali, educative, di genere, generazionali, culturali. Per questo, non ci possiamo accontentare di interventi occasionali ma dobbiamo costruire nuove forme di coinvolgimento dei cittadini che vivono in quei luoghi. Tra gli ospiti Anna Maria Palmieri, assessore all’istruzione del comune di Napoli, Patrizia Luongo, del Forum disuguaglianze e diversità e Daniela Luisi, sociologa esperta in aree interne.

Alle ore 20.00 l’evento Open reading. Donne, ecologia e #Rievoluzione. Un momento di riflessione aperto a tutti per raccontare il protagonismo delle donne nell’impegno civile e nella rievoluzione ecologica. Ognuno può leggere un testo di una scrittrice, una politica, una studiosa, un’esponente dei movimenti, di qualunque donna riteniate abbia dato un contributo positivo alla crescita sociale e politica del nostro tempo, oppure potete scegliere, fare vostro e leggere uno dei testi che troverete a disposizione nella sala del congresso.

La giornata di domenica si aprirà invece con gli interventi del presidente di Libera Don Luigi Ciotti, il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, Marco Omizzolo, premiato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la sua coraggiosa opera in difesa della legalità attraverso il contrasto al fenomeno del caporalato. Seguiranno altri interventi in plenaria, poi la chiusura dei lavori congressuali e l’elezione delle cariche nazionali dell’associazione.

Il congresso di Legambiente è su Facebook, Twitter e Instangram dell’associazione e in diretta streaming su lanuovaecologia.it e sulla pagina fb Legambiente. Hasthag ufficiali: #iltempodelcoraggio, #rievoluzione, #changeclimatechange.

L’Ufficio stampa Legambiente: Luisa Calderaro (349.6546593), Luigi Colombo (347.4126421), Alice Scialoja (339.3945428)