Dal 29 al 31 ottobre un viaggio nella Penisola tra visite guidate, aperture straordinarie, trekking urbano, ma anche flash mob e attività di pulizia per far conoscere e valorizzare i beni culturali della Penisola, segnalare monumenti da recuperare o salvaguardare e promuovere percorsi di crescita per i territori.
Torna Salvalarte, la campagna nazionale di Legambiente dedicata al patrimonio culturale prezioso volano per lo sviluppo e la rinascita dei territori.
L’associazione chiede la concreta attuazione della convenzione di Faro per un coinvolgimento più diretto dei cittadini nella valorizzazione del patrimonio culturale.
Un week-end dedicato interamente alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Dal 29 al 31 ottobre torna Salvalarte, la campagna nazionale di Legambiente dedicata ai beni culturali che in quest’ultimo week-end di ottobre, farà riscoprire grazie all’impegno dei suoi volontari e dei circoli territoriali, bellezze e luoghi della Penisola ricordando come l’arte possa essere un prezioso volano di sviluppo e rinascita dei territori. Diverse le iniziative in programma, tra visite guidate, trekking urbano, passeggiate, aperture straordinarie, ma anche flash mob e attività di pulizia, che uniranno il Nord e il Sud Penisola e che proseguiranno anche ad inizio novembre per raccontare questo grande museo a cielo aperto, ma anche le tante contraddizioni del Belpaese che spesso dimentica o non valorizza pienamente le sue meraviglie oggetto delle volte di incuria e degrado. Per questo motivo una delle mission di Salvalarte è anche quella di segnalare monumenti da recuperare e salvaguardare con interventi anche minimi di manutenzione e di individuare e promuovere percorsi di crescita per i territori, anche nell’ottica della transizione ecologica, costruendo percorsi di partecipazione attiva per le comunità.
I volontari di Legambiente, in questo ultimo week-end di ottobre, saranno impegnati in diverse città a partire dai presidi storici di Salvalarte: da Padova a l’Aquila, da Piazza Armerina (EN) a Verona, solo per citarne alcuni, spostandosi poi anche in altri centri urbani come San Saverino, in provincia di Macerata, e Camerino con un’attenzione per le aree colpite dal sisma del 2016, per passare poi a Napoli, Atessa (Ch), a Monte Sant’Angelo (FG), Matera, Cagliari, e tanti altri. Tra le iniziative in programma, si inizia venerdì a Padova, presso l’Oratorio di Santa Margherita bene reso aperto e fruibile grazie all’impegno dell’associazione, dove sarà inaugurata la mostra dell’artista Marco Zanin “Alle radici del corpo, il contemporaneo e la terra nei piccoli luoghi del sacro a Padova”. In Umbria, a Perugia trekking urbano per riscoprire il centro storico e i suoi angoli più nascosti, mentre ad Ancona si terrà un incontro pubblico presso la Casa delle Culture per raccontare, attraverso la topomastica e con foto e video, il centro storico della città. In Sicilia, a piazza Armerina, comune siciliano situato sui Monti Erei, sarà organizzata una visita all’area archeologica di Sofiana.
Sabato 30 ottobre Salvalarte farà tappa anche nelle aree del centro Italia ferite del terremoto. Nelle Marche a San Severino con un flash mob “Riprendiamoci la Villa dei Grilli e l’abbazia di sant’Eustachio in Domora” al quale parteciperanno anche altre associazioni locali. A seguire la domenica la visita guidata alla Chiesa di Sant’Antonio in Cesalonga scoprendo i suoi affreschi risalenti ai secoli XV-XVI. A Camerino, conferenza stampa in località Torre del Parco, sede temporanea della Biblioteca Valentiniana, un prezioso bene culturale che, proprio in occasione di Salvalarte, può finalmente essere restituito alla fruibilità di cittadini e studiosi, grazie all’impegno dei volontari di protezione civile specializzati nella salvaguardia del patrimonio culturale che hanno provveduto da agosto ad oggi al recupero e al trasferimento dei preziosi volumi precedentemente custoditi in una struttura danneggiata dal terremoto. Sempre sabato ad Atessa (Ch) passeggiata condotta dagli archeologici alla scoperta delle mura megalitiche e degli scavi archeologici dell’antica città di Pallum. Da non perdere anche la passeggiata presso la necropoli di Fossa, sito archeologico dei Vestini, nota come la piccola Stonehenge d’Abruzzo. In Puglia, a Monte Sant’Angelo, visita ai luoghi delle apparizioni di San Michele tra cui il santuario e il museo il sentiero dell’angelo. A Pistoia invece sit-in insieme ad altre resta associative di fronte alle Ville Sbertoli, complesso storico risalente all’800, oggi in stato di abbandono.
Domenica 31 ottobre, a Caponapoli, apertura straordinaria per visitare la Chiesa di Sant’Aniello. A Sassari, sempre lo stesso giorno, Legambiente insieme alla Soprintendenza, il Dipartimento di Storia dell’Università e il comune di Sorso, una iniziativa di volontariato per la cura dell’area archeologica della Villa Romana di Santa Filittica a Sorso (SS). Attività di pulizia e volontariato ambientale sono previste a Matera, dove sarà ripulita il fossato del Castello Tramontato per chiedere con forza il recupero del bene e il riavvio dei lavori di restauro interrotti affinché possa tornare fruibile per la comunità. A Sasso (Ce) volontari in azioni per ripulire l’area antistante alla Chiesa di San Biagio extra Moenia e chiedere il recupero di questo importante sito per la comunità. A Cagliari da non perdere “Da Karalì a Cagliari, i luoghi dimenticati: Santa Gilla”, un itinerario alla scoperta delle tracce del centro nuragico della successiva città fenicio punica e della città medioevale di Santa Igia.
La nuova edizione della campagna viene riproposta dopo il momento difficile della pandemia, per focalizzare l’attenzione sulla possibilità di un diverso approccio nei confronti dei nostri beni culturali affinché diventino effettivamente patrimonio vissuto e condiviso delle comunità, bene comune tutelato e valorizzato, occasione di sviluppo e rinascita per il territorio. Una visione che si pone in linea con lo spirito della Convenzione di Faro, ratificata di recente dal nostro Paese, che, con il concetto di comunità patrimoniale, pone l’accento sul rapporto tra la società e i beni comuni, sulla loro possibilità di fruizione come elemento di crescita, valorizzazione e occasione di partecipazione per la comunità.
“Al Ministero dei Beni Culturali – dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – chiediamo che sia attuata al più presto la convenzione di Faro, che l’Italia ha recepito dall’Italia nel 2020, ma che occorre declinare concretamente con il protagonismo delle comunità che sono custodi dei beni culturali che definiscono l’identità della comunità stessa. Con Salvalarte abbiamo riaperto e ci siamo presi cura di più di 30 beni culturali intorno ai quali costruiamo conoscenza, cultura e partecipazione, nella consapevolezza che l’arte salva, soprattutto in un momento in cui torniamo a risocializzare gli spazi dopo la pandemia e abbiamo bisogno di trovare i valori intorno ai quali ricominciare a progettare insieme il futuro. La nostra associazione svolge in molti territori da più di venti anni questo ruolo, ma dobbiamo superare la logica delle buone pratiche sparse, per riconoscere quanto la convenzione di Faro ci indica: riconoscere un ruolo fattuale ai cittadini rispetto la valorizzazione del loro patrimonio, soprattutto di quello minore, diffuso, e integrato e vivo nella vita delle comunità.”
Eventi a novembre – Salvalarte proseguirà anche a novembre con altre iniziative territoriali. Il 4 novembre a Brindisi il circolo locale organizzerà un evento con visita guidata per presentare il progetto di realizzazione della cittadella universitaria che, oltre all’ex sede degli uffici finanziari, ad una ex scuola elementare ed una palestra, la chiesa del Cristo e l’attiguo convento, include anche il Bastione S. Giacomo, Porta Lecce e l’antica cinta muraria della città. Diversi gli appuntamenti in Sicilia: il 6 novembre a Palermo, in collaborazione con il comune e il forum fiume Oreto, sarà una organizzata una giornata per conoscere meglio il Ponte delle teste mozzate, importante testimonianza architettonica, risalente al VI sec., e riemerso a seguito degli interventi di riqualificazione dell’area fluviale e dei lavori di scavo per la costruzione della linea tramviaria. L’area attualmente non è visitabile. Sempre il 6 novembre, apertura straordinaria al pubblico del Palazzo Ram, casa forte del XVVI sec, organizzata dal circolo Legambiente “Gino Scasso” di Partinico, (PA), in collaborazione con il Comune e la Proloco. In provincia di Enna, il 7 novembre iniziativa di volontariato per la pulizia dell’area del Bevaio di Ummuro. Il 14 novembre, Legambiente Verona organizza, presso la Batteria di scarpa, opera della cinta muraria della città, l’incontro dal titolo: “Parco delle mura, dopo 25 anni a che punto siamo?”.
>> gli appuntamenti di Salavalarte sul territorio
*immagine di copertina di Andrea Tosato