Un viaggio attraverso l’Italia per raccontare le trasformazioni urbane necessarie a creare città sostenibili, inclusive e sicure. Speciale trentesima edizione di “Ecosistema Urbano”.
E ancora nel numero di ottobre: l’inchiesta sui tesori di biodiversità del fiume Neretva in Bosnia Erzegovina, messi a rischio dalla costruzione di dighe e invasi. la crisi climatica potrebbe liberare da permafrost e ghiacci una quantità sconosciuta di microrganismi, potenzialmente patogeni; una lettura ambientalista di Italo Calvino nel centenario della sua nascita.
Passato, presente e futuro sono il filo conduttore del numero di ottobre di “Nuova Ecologia”, a partire dalla storia di copertina “La città possibile”. Un viaggio da Milano a Bari, da Ragusa a Bologna, per dare voce a sindaci e amministratori locali, in carica e non, che negli ultimi trenta anni hanno implementato trasformazioni urbane per creare città sostenibili, inclusive, sicure. Con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini. Piccoli e grandi cambiamenti raccolti nella banca dati di “Ecosistema Urbano”, il report realizzato da Legambiente e Ambiente Italia, con la collaborazione del “Sole 24 Ore”, giunto alla sua trentesima edizione e che verrà presentato il 23 ottobre (dalle 9 alle 13 presso Spazio libreria, via dei Barbieri 7, Roma). Mobilità sostenibile, rinnovabili, rifiuti free, città 30 e verde urbano sono alcune delle parole chiave per immaginare e costruire le città del futuro.
Imparare a preservare la straordinaria ricchezza naturale conservata negli ultimi fiumi selvaggi d’Europa, presenti nei territori della ex Jugoslavia. Lo racconta l’inchiesta sull’alto corso del fiume Neretva, che per 230 km scorre tra Bosnia Erzegovina e Croazia per sfociare nell’Adriatico: uno degli ecosistemi più preziosi del Vecchio continente. Sito di rilevanza internazionale per l’elevata presenza di specie protette ma che rischia di essere compromesso dal completamento di dighe, opere faraoniche e invasi.
Un passato remoto che torna minaccioso come effetto dell’attuale crisi climatica è quello raccontato nella sezione scientifica del mensile. Le “comunità in disgelo” sono quelle ospitate in ghiacciai e permafrost, che si stanno sciogliendo a causa del riscaldamento globale, portando alla luce una quantità sconosciuta di microrganismi, alcuni potenzialmente patogeni.
Sapeva invece guardare al futuro Italo Calvino, del quale ricorre quest’anno il centenario della nascita. Un “visionario ecologista” che nella sua opera denunciava la speculazione edilizia, la crisi ambientale e lo stesso greenwashing, prima ancora della comparsa di questo termine. E che aveva intuito l’arrivo dell’epoca che oggi abbiamo ribattezzato “Antropocene”.
Continua, infine, il viaggio nella storia di Legambiente in vista del congresso nazionale dell’associazione in calendario a dicembre. In questo numero il mensile racconta gli anni che vanno dal 2010 al 2019, quelli in cui Legambiente organizza il suo primo congresso nel Sud, a Bari. E poi ancora a Milano e a Portici (Na). Un decennio segnato, tra le altre, dalla vittoria nel referendum contro il nucleare, dall’ingresso degli ecoreati nel Codice penale e dagli “scioperi per il clima”.
Questi e altri contenuti saranno al centro della presentazione del numero di ottobre della rivista, in diretta streaming oggi, 2 ottobre, alle ore 11.30, su www.lanuovaecologia.it , sui canali social del mensile e sul profilo LinkedIn di Legambiente. Introduce e modera Francesco Loiacono, direttore di Nuova Ecologia. Partecipano: Mirko Laurenti, responsabile Ecosistema urbano di Legambiente, Mario Zambrini, AD di Ambiente Italia e i giornalisti Elisa Cozzarini, Fabio Dessì, Giulia Assogna e Rocco Bellantone.
Durante la diretta Gianlorenzo Ingrami realizzerà le sue vignette sui temi trattati.