Risparmio idrico, abbattimento delle emissioni, corretta gestione dei rifiuti, lotta alla plastica, cibo a km 0, energie rinnovabili, comunicazione sustainability oriented: al via “TOCC”, il progetto di Legambiente, Italiafestival e Santa Chiara Lab sulla sostenibilità degli eventi.
Finanziato nell’ambito del programma Next Generation EU e gestito dal Ministero della cultura, il percorso progettuale realizzerà attività on-line e on-site attraverso cui rendere sempre più consapevole la filiera culturale delle strategie per ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente delle manifestazioni pubbliche.
Al via TOCC – Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale, il progetto promosso da Legambiente con Italiafestival e Università di Siena – Santa Chiara Lab allo scopo di sviluppare la certificazione Ecoevents e trasferire competenze e conoscenze per ridurre l’impronta ecologica nella filiera culturale. Finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU e gestito dal Ministero della Cultura tramite l’avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali di capacity building per gli operatori della cultura, il percorso progettuale ha come obiettivo la creazione di attività attraverso cui rendere sempre più consapevole la filiera culturale delle strategie per ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente delle manifestazioni pubbliche. Al centro dell’azione il know how e il bagaglio di esperienze e competenze che le realtà metteranno a servizio degli organizzatori di eventi in Italia. Formazione, informazione e disseminazione attraverso percorsi on-line e on-site saranno i focus di un’iniziativa progettuale che ha l’ambizione di coinvolgere gli stakeholder della cultura in un dibattito collettivo capace di inclinare il piano dalla parte della sostenibilità. All’orizzonte anche la stesura di un protocollo sulla sostenibilità degli eventi e la messa a punto di un format monitorato e validato dall’Università di Siena.
“Il progetto TOCC – ha dichiarato Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – rappresenta un traguardo importante per l’intera industria culturale del Paese. La transizione ecologica passa anche dagli eventi pubblici. Creare una coscienza collettiva su questo fronte, mettendo a disposizione della comunità delle organizzatrici e degli organizzatori esperienze, competenze e conoscenze acquisite nel tempo, è per Legambiente motivo di orgoglio e di entusiasmo. Fino a qualche decennio fa, parlare di sostenibilità degli eventi appariva un esercizio da visionari. Oggi, anche alla luce di quanto previsto dai CAM (Criteri Minimi Ambientali), si tratta di un tema prioritario nell’agenda delle operatrici e degli operatori. La strada è quella giusta, ma servono ancora formazione, informazione e crescita di una consapevolezza concreta. Con il percorso progettuale TOCC, lavoreremo affinché la nostra esperienza divenga patrimonio collettivo. Con Italiafestival, colonna portante nell’ambito dei festival dello Stivale, e il Santa Chiara Lab dell’Università di Siena, alzeremo ulteriormente l’asticella per contribuire all’attesa rivoluzione green del Paese.”
Risparmio idrico, abbattimento delle emissioni, corretta gestione dei rifiuti, lotta alla plastica, cibo a km 0, energie rinnovabili, comunicazione sustainability oriented: sono questi i cardini di un progetto che si accinge a divenire punto di riferimento per gli eventi d’Italia e d’Europa. Esempio e modello sarà proprio la manifestazione nazionale dell’associazione del cigno verde che da trentasei anni lavora sul fronte dell’abbattimento degli impatti, registrando il 95% di rifiuti differenziati, utilizzando materiale 100% biodegradabile bei punti ristoro, utilizzando solo acqua di rubinetto con un risparmio del 60% attraverso i riduttori di flusso, puntando su un’alimentazione biologica, di filiera corta e libera da OGM, attivando percorsi di compensazione,
“La sensibilizzazione dell’opinione pubblica rispetto a scelte, pratiche e stili di vita sostenibili – ha dichiarato Francesco Maria Perrotta, presidente di Italiafestival – è una delle sfide più importanti del nostro tempo, che richiede l’impegno congiunto di tutti i comparti trainanti del nostro Paese. Il settore culturale, in virtù della sua stessa natura comunicativa e interazionale, svolge in questa prospettiva un ruolo determinante nell’attuare e promuovere scelte sostenibili, favorendone la divulgazione e la diffusione presso il pubblico. Non c’è attività culturale più radicata nel proprio contesto di riferimento di un festival. Le arti performative proposte sono realizzate in e per uno specifico luogo, con la volontà programmatica di trasferire agli spettatori attraverso la musica, il teatro, la danza, le arti performative, e lo spettacolo dal vivo in genere la specificità e l’unicità del territorio. Attraverso un festival, il pubblico, oltre a fruire della manifestazione artistica, può accedere all’intima specificità dei luoghi e acquisire consapevolezza della necessità di preservarli. Le scelte sostenibili sono attuate e rese visibili nella stessa rappresentazione e, pertanto, fortemente comunicative, passibili di trasferirsi dal palco agli spettatori. Luogo, evento e messaggio costituiscono un’unica narrazione che si dispiega attraverso il trait d’union della sostenibilità. Il progetto in itinere con Legambiente e UNISI vuole codificare metodi, regole e schemi che, con il concorso coordinato di tutte le energie e le risorse disponibili dei settori scientifici e culturali, possano divenire volano di esperienze da trasferire alla cittadinanza. Italiafestival, ha messo al centro della propria mission la promozione di azioni di rigenerazione e la diffusione della sostenibilità, autentici principi guida delle proposte artistiche e culturali dell’associazione.”
“Il Santa Chiara Lab ha aderito con entusiamo a questo progetto guidato da Legambiente – ha dichiarato Cristiano Tozzi, Santa Chiara Lab Unisi – inerente alla sostenibilità dei grandi eventi sportivi e musicali, che, attraendo molti spettatori e richiedendo ingenti attrezzature, possono produrre rilevanti impatti ambientali e sociali. L’attenzione alla sostenibilità è fra i temi prioritari del Santa Chiara Lab. L’obiettivo di questo progetto è di promuovere e valorizzare la sostenibilità attraverso la certificazione EcoEvents. A tal fine è essenziale la crescita culturale degli operatori, per cui è prevista anche un’intensa offerta attività formativa sui temi della sostenibilità ambientale e sociale.”
Il progetto avrà una durata di due anni e vedrà protagoniste, tra le altre azioni, la creazione di una piattaforma interattiva, l’organizzazione di webinar, il rilascio di moduli formativi, la strutturazione di attività finalizzate all’apprendimento diretto delle buone pratiche, l’apertura di uno sportello informativo, la mappatura delle competenze acquisite.
Il progetto TOCC – Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale è finanziato tramite Avviso Pubblico per la presentazione di Proposte progettuali di capacity building per gli operatori della cultura, nell’ambito del PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo, Componente 3 – Turismo e cultura 4.0” (M1C3), Misura 3 – Industrie culturali e creative, Investimento 3.3 – “Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde”: Sub-investimento 3.3.3 “Promuovere la riduzione dell’impronta ecologica degli eventi culturali favorendo l’inclusione di criteri sociali e ambientali nelle politiche degli appalti pubblici, orientando così la filiera verso l’ecoinnovazione di prodotti e servizi” (Azione B I), finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU e gestito dal Ministero della Cultura”.