Le storie di esempi virtuosi di adattamento creativo e innovativo e di sostenibilità ambientale in quota, e quelle dei danni arrecati al fragile ecosistema alpino.
Le storie di esempi virtuosi di adattamento creativo e innovativo e di sostenibilità ambientale in quota, e quelle dei danni arrecati al fragile ecosistema alpino.
In italia è critica la situazione dello stato di salute di avifauna e anfibi. Dal fratino al gabbiano corso alla berta minore al Geotritone del Sarrabus, minacciati sempre più da crisi climatica, inquinamento e catture accidentali.
Gestione dei rifiuti insufficiente nei comuni delle Aree protette italiane. Un rischio per la conservazione della biodiversità e per il raggingimento degli obiettivi al 2030.
Troppi i rifiuti abbandonati sulle spiagge italiane: abbiamo censito 705 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia. Una indecorosa pattumiera delle nostre attività. Il materiale più diffuso sui litorali monitorati resta sempre la plastica.
Cresce la voglia di trascorrere le vacanze pedalando nel nostro Paese: i cicloturisti hanno generato 56,8 milioni di presenze nel 2023 con un impatto economico di oltre 5,5 miliardi di euro.
Il turismo della neve nelle montagne senza neve: in Italia aumentano gli impianti temporaneamente chiusi e aperti a singhiozzo. Ma non accennano a diminuire i finanziamenti d’oro per l’innevamento artificiale.
Il punto della situazione sulla fauna selvatica in Italia e il ruolo fondamentale delle tecnologie digitali e non invasive per conoscere e pianificare le azioni per la salvaguardia delle specie a rischio, nel contrasto a bracconaggio, roghi e smog.
Lo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili depotenziato da ritardi normativi e burocratici: solo 154 forme di energia condivisa realizzate ad oggi rispetto ad un potenziale stimato di 400.
In Italia strada tutta in salita per le rinnovabili: 1.376 progetti in lista d’attesa tra ritardi, lungaggini autorizzative, conteziosi e una normativa inadeguata ferma al 2010.
Fermo agli stessi nodi irrisolti il trasporto ferroviario in Italia: convogli vecchi e lenti, linee chiuse, ritardi cronici e un divario sempre più forte tra nord e sud. E’ quanto torniamo a denunciare con il nostro report Pendolaria.