La drammatica riduzione dei ghiacciai in atto lungo l’arco alpino può danneggiare la nostra sicurezza, l’economia e l’ambiente. Noi pensiamo che sia tempo di agire.
La drammatica riduzione dei ghiacciai in atto lungo l’arco alpino può danneggiare la nostra sicurezza, l’economia e l’ambiente. Noi pensiamo che sia tempo di agire.
A rallentatore il percoso verso la sostenibilità nei centri urbani del Paese. A trent’anni dalla prima edizione, era il 1994, il rapporto di Legambiente e Ambiente Italia con la collaborazione de il Sole 24 Ore, mostra un’Italia che non decolla.
Con le confezioni natalizie di Legambiente porterai sulla tavola delle feste un messaggio di grande valore, che coniuga il rispetto dell’ambiente e l’amore per la natura con la valorizzazione di territori stupendi, feriti dalle mafie.
I nuovi orizzonti a tutela della salute, dell’ambiente e del lavoro: le tecnologie per decarbonizzare il processo produttivo dell’acciaio esistono ed è ora di adottarle. A partire dallo stabilimento siderurgico Ex Ilva di Taranto.
Condanniamo l’ignobile e brutale atto di aggressione di Hamas contro la popolazione civile Israeliana, contro anziani, bambini, donne, in spregio di ogni elementare senso di umanità e di civiltà. Siamo di fronte alla violazione di tutti i trattati e le convenzioni internazionali, volti a salvaguardare le popolazioni civili dalle guerre
4 ottobre 2023 appuntamento con la V edizione del Forum Acqua: dalla siccità alle alluvioni, dalla tutela degli ecosistemi agli usi antropici, la gestione dell’acqua passa attraverso una strategia integrata che garantisca il raggiungimento degli obiettivi globali.
Siamo tra i promotori della manifestazione nazionale La via maestra, insieme per la Costituzione che si terrà il 7 ottobre a Roma: la nostra via maestra è la giusta transizione ecologica ed energetica, da realizzare velocemente e bene, per combattere l’acuirsi della crisi climatica, rendere più indipendente il nostro Paese
Il Governo Meloni si ostina a credere che la strada del ‘nucleare sostenibile’ sia percorribile. Si tratta di una scelta sbagliata e insensata che rischia di traghettare l’Italia verso un modello di transizione energetica che non ha nulla di sostenibile.
Il progetto di Autonomia regionale differenziata, in discussione in Parlamento, sta provocando un allarme diffuso per le conseguenze sociali, economiche, ambientali che si ripercuoterebbero sulla quotidianità delle persone, sulla coesione sociale e sul futuro del Paese.
Bene l’approvazione direttiva aria: è un primo passo che va nella giusta direzione e che migliora la proposta della Commissione.