La bioeconomia delle foreste

Forum nazionale sulla gestione forestale sostenibile: delineare una nuova strategia per la più importante infrastruttura verde del Paese.

Le foreste italiane sono la più importante infrastruttura verde del Paese: interessano circa 11,8 milioni di ettari, pari al 39% del territorio nazionale, con una crescita costante (in media 800 mq di nuove foreste al minuto). La sola filiera legno genera l’1,6% del prodotto interno lordo, dando lavoro a circa 300mila persone escluso l’indotto.

Una straordinaria ricchezza che è messa a dura prova non solo dall’assenza di una visione complessiva, dall’abbandono o da politiche di riforestazione sbagliate, ma anche e soprattutto dai circa 9200 incendi ogni anno, quasi sempre dolosi, che hanno danneggiato o distrutto più di 100mila ettari di territorio. O dai danni provocati da eventi meteorici o climatici estremi, come la tempesta “Vaia” che ha interessato le regioni italiane del nord-est alla fine dello scorso mese di ottobre e che secondo le prime stime ha provocato l’abbattimento di oltre otto milioni di metri cubi di legname, l’equivalente di quanto viene tagliato nell’arco di quattro anni.

Delineare una nuova strategia per le foreste italiane, condivisa tra i soggetti pubblici, imprese, operatori, istituzioni, enti di ricerca e stakeholder, che riconosca il ruolo multifunzionale delle nostre infrastrutture verdi e che metta al centro due elementi chiave: la tutela della biodiversità e le produzioni green. È stato questo l’obiettivo del primo forum nazionale sulla gestione forestale sostenibile “La bio-economia delle foreste”, promosso da Legambiente, tenuto a Roma il 20 novembre presso lo storico palazzo WeGil a Trastevere.

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