Il giardino dei ghiacciai. Sito 5

Nell’anno del centenario del Parco del Gran Paradiso FRoSTA inaugura ufficialmente in Giardino dei Ghiacciai realizzato con Legambiente.

Approfondimento scientifico 

Roccia Carrel 1866: le tracce incise di “segnali” storici del ghiacciaio. 

A cura di Marco Giardino e Barbara Grappein

Oltre alle forme modellate dal ghiacciaio, la Valnontey  conserva anche i segni lasciati dall’uomo per tracciare l’evoluzione geomorfologica glaciale e post glaciale.

Tra il 1817 e il 1896 alcuni studiosi dipinsero e scolpirono nella roccia numerosi segnali in prossimità delle fronti dei ghiacciai della Valle di Cogne. A distanza di più un secolo è però evidente che i segnali scolpiti su blocchi morenici o di frana siano di difficile reperimento trovandosi oggi molto lontani dalle fronti attuali e spesso ribaltati o sepolti da frane, colate detritiche o vegetazione. Altamente improbabile è invece rintracciare i segnali solo «pitturati a minio».

Il Segnale Glaciale n.5 rappresenta un’importante testimonianza delle vicende storiche del ghiacciaio di fondovalle. Si trova sul sentiero n. 22 della Valnontey, in corrispondenza di una parete verticale di gneiss levigata e striata dal ghiacciaio, a circa 2000 m di quota e non lontano dal Torrente Herbetet.

Si tratta di un segnale scolpito, meravigliosamente conservato e caratterizzato da un’iscrizione e da una freccia. Precisano Porro e Druetti (1896): “Questo è il segnale che nel 1866 l’egregio abate Jean Pierre Carrel e l’illustre esploratore genovese Enrico D’Albertis ponevano per segnalare il limite inferiore del ghiacciaio di Valnontey”.


La “Roccia Carrel 1866” non lontano dal Torrente Herbetet (foto Valerio Bertoglio)

La freccia punta verso il centro della valle ed in particolare verso un altro segnale “posto pure nello stesso anno più in basso presso il torrente: la retta che univa questi due segnali rappresentava, in direzione trasversale all’asse della valle, il detto limite”. E’ verosimile ritenere che anche questo secondo segnale sia stato scolpito. Porro  e Duetti completano minuziosamente la descrizione con : “La retta che li unisce in direzione di N.NO-S.SE, fa colla linea N-S un angolo di 28° 45’ 39”, e la distanza fra i due punti risulta di m. 35,25”.

L’osservazione in panoramica della testata della Valle consente di individuare l’attuale dimensione delle masse glaciali e confrontarla con quelle storiche ricostruite dai glaciologi.

Il confronto fra i modelli geomorfologici dell’ambiente glaciale e la realtà osservata sul terreno consente di descrivere e interpretare le forme e i depositi riconoscibili nel paesaggio della Valnontey.

In particolare si suggerisce di osservare verso monte gli attuali ghiacciai della testata della valle in un’ottica “retrospettiva”, per confrontarne la configurazione attuale con quelle del passato storico tramite un’immagine ottenuta con l’applicazione Geo3D” (Arpa Piemonte, Ortofoto Volo ICE 2010 e modello digitale del terreno 2010) ed un disegno multitemporale (1818-1919) prodotto nel 1922 dal glaciologo Federico Sacco.

La testata della Valnontey nel 2010 (Modello digitale da dati ArpaPiemonte elaborazione Stefano Perona), e nella ricostruzione multitemporale storica di Federico Sacco (1922). 

Intervento artistico Segnali dal Corpo Glaciale 

A cura di Andrea Caretto e Raffaella Spagna

Parola incisa: SEGNALI

Segnale s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]

segno; anche nel senso di ‘indizio’, ‘prodigio’, ‘manifestazione di volontà’, ‘insegna’;
Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento, un ordine a una o più persone;
In fisica è la variazione di una grandezza utilizzabile per trasmettere informazioni;
In biologia, ogni stimolo trasmesso da un punto a un altro di una cellula, o di un organismo, o da un individuo a un altro, o dall’ambiente agli organismi;
In alcuni libri (spec. messali e codici), segnalibro.

Domande al Corpo Glaciale 

Domanda n. 5 (di Vanda Bonardo, responsabile nazionale  Alpi di Legambiente)

Questa tua fuga verso l’alto potrà mai aiutarci a costruire più consapevolezza e senso di responsabilità tra noi umani?

 

Immagini di Caretto/Spagna

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Si ringrazia FRoSTA per il contributo alla realizzazione de “Il Giardino dei Ghiacciai”
www.frosta.it