Italia ultima nelle performance sulla mobilità sostenibile su ferro: poche infrastrutture e pochi investimenti con città sotto scacco di traffico e smog. Dal 2016 al 2023 realizzati appena 11 km di tranvie e 14,2 di metropolitane.
Italia ultima nelle performance sulla mobilità sostenibile su ferro: poche infrastrutture e pochi investimenti con città sotto scacco di traffico e smog. Dal 2016 al 2023 realizzati appena 11 km di tranvie e 14,2 di metropolitane.
Tra nodi irrisolti e qualche buona notizia, in Italia i servizi ferroviari regionali e il trasporto pubblico restano un tema secondario, mentre il numero dei viaggiatori torna salire. Grande dimenticato il Mezzogiorno con treni vecchi e lenti, linee chiuse, ritardi cronici.
Fermo agli stessi nodi irrisolti il trasporto ferroviario in Italia: convogli vecchi e lenti, linee chiuse, ritardi cronici e un divario sempre più forte tra nord e sud. E’ quanto torniamo a denunciare con il nostro report Pendolaria.
Troppo lenta la transizione ecologica del trasporto su ferro. Ritardi infrastrutturali, treni poco frequenti, lentezza nella riattivazione delle linee ferroviarie interrotte, risorse inadeguate restano i maggiori talloni d’Achille.
Il trasporto ferroviario ai tempi del Covid-19 e le opportunità del PNRR: i dati del rapporto annuale e la road map degli interventi da realizzare al 2030.
Zero km di nuove linee metro inaugurati negli ultimi 2 anni. Passeggeri in crescita su treni regionali e metro nell’Italia pre-pandemia, ma con differenze importanti tra Nord e Sud. Arrivano i nuovi convogli, 757 finora, ma dal 2010 a causa dei tagli i viaggiatori sugli Intercity sono crollati del 45,9%.
Legambiente presenta il suo rapporto annuale sul trasporto ferroviario in Italia. Cresce la mobilità su ferro: 5,7 milioni di pendolari ogni giorno su metro e treni regionali. Boom dell’alta velocità. Ma è emergenza Sud: circolano meno treni che nel 2010.
Lunedì 3 febbraio 2020 Legambiente presenta Pendolaria, il rapporto annuale sulla situazione del trasporto ferroviario in Italia.
Cresce il numero di chi prende treni regionali e metropolitane: 5,6 milioni di persone al giorno. Ovunque si investa, i pendolari del treno aumentano. Ma aumentano le differenze tra le Regioni e le opere necessarie ai pendolari sono senza risorse. Legambiente: “Nel 2019 si rischia un taglio del servizio. Basta parlare di
26 infrastrutture senza risorse che interessano oltre 12 milioni di italiani. Sulle linee peggiori nulla è cambiato. Ancora degrado e ritardi dalla Lombardia alla Sicilia, dalla Roma-Lido alla Circumvesuviana. Diminuiti del 4,7% i treni regionali dal 2010 ad oggi ma finalmente arrivano treni nuovi, in particolare al Nord.