Open Olympics 2026, campagna internazionale di monitoraggio civico

Presentati i dati del primo monitoraggio delle opere relative ai Giochi Milano Cortina 2026: 5 miliardi e 720 milioni di euro, per 79 opere. La società civile chiede trasparenza e integrità.   

Parte la campagna internazionale di monitoraggio civico “Open Olympics 2026: Vogliamo i Giochi invernali Milano Cortina trasparenti, legali, rendicontabili”. A promuoverla una rete di 20 associazioni tra cui Libera, WWF Italia, Italia Nostra, Legambiente, CAI, Mountain Wilderness Italia, CIPRA Italia.

I dati

Oltre 5 miliardi e 720 milioni di euro. Un miliardo e 600 milioni per la realizzazione dei Giochi e altri 4 miliardi e 120 milioni per le opere connesse (il 68%  assorbite da 45 opere stradali per un costo che supera i 2 miliardi e 816 milioni di euro totali). La Lombardia da sola assorbe circa la metà delle opere (il 52%) e dei relativi costi (47%); il Veneto si contraddistingue per ospitare le 13 opere (16% del totale) dal costo complessivamente superiore (il 33%dei costi totali); le opere che si terranno sul territorio della sola Provincia autonoma di Bolzano sono numericamente superiori a quella dell’intero Veneto (14 in Alto Adige, 13 in Veneto). Questi i dati riscontrati dalle associazioni ad ora.

Manca trasparenza

Si tratta di una mole enorme di risorse e di progettazioni, in grado di cambiare il volto dei territori per come lo conosciamo oggi e per cui ancora non esiste un elenco unico istituzionale che ci informi su questo. A lanciare l’allarme la rete di associazioni della società civile promotrici della campagna che per questo chiedono a gran voce  “un portale unico della trasparenza dei XXV Giochi Milano Cortina 2026”, per rendere monitorabile l’impatto economico e territoriale di Olimpiadi e Paralimpiadi.

“Vogliamo avere la certezza di un utilizzo responsabile delle risorse, al fine di valutarne adeguatamente l’impatto sulle nostre vite e sull’ambiente e assicurarci che nessuna di queste risorse si disperda in opacità o inefficienza, scoraggiando qualunque volontà di infiltrazione criminale, di stampo mafioso o corruttivo, e garantendo che vengano evitate spese inutili”. 

Le 20 sigle rivolgono il forte appello a tutti i soggetti coinvolti, dal Comitato Olimpico Internazionale al CONI, dalla SIMICO S.p.A ad Anas S.p.A, dalla Fondazione Milano Cortina 2026 al Ministero per lo sport e i giovani del Governo Italiano, dalle Regioni ai diversi enti locali coinvolti.

>> Leggi i dati del report divisi per regione, l’appello, le proposte

>> Comunicato stampa 

La rete promotrice della campagna
Sono promotrici della campagna “Open Olympics 2026” le seguenti organizzazioni nazionali, regionali e locali: Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Commissione Internazionale per la protezione delle Alpi – CIPRA Italia, Club Alpino Italiano – CAI centrale, Legambiente, WWF Italia, Italia Nostra, Mountain Wilderness Italia, Club Alpino Italiano – CAI Alto Adige, Società Alpinisti Tridentini – SAT, Alpenverein Südtirol – AVS, Federazione “Heimatpflegeverband Südtirol”, Dachverband für Natur- und Umweltschutz in Südtirol – OVN, Plattform Pro Pustertal – PPP, Protect Our Winters Italia, PFAS.land – Informazione e azione contro i crimini ambientali, Gruppo Promotore Parco delle Marmarole Antelao Sorapiss – oggi Parco del Cadore, Peraltrestrade Dolomiti – Comitato Carnia-Cadore – PAS Dolomiti, Gruppo di Acquisto Solidale “El Ceston”, Associazione culturale Gruppo d’acquisto solidale “Il Tarlo”, Umweltring Pustertal.