Al via il progetto di gestione del Terreno Legambiente – Abbado

Presentate oggi le prime iniziative: si parte dall’impegno contro i rifiuti abbandonati, con il Progetto Centro di Ricerca Macchia Mediterranea.

Si parte dall’impegno contro i rifiuti abbandonati. Il primo progetto a prendere il via sul Terreno Legambiente – Abbado è una campagna anti-littering realizzata da un gruppo di studenti del Liceo Classico, Musicale e Coreutico “D.A. Azuni” di Sassari e dai loro docenti, in partenariato con il circolo di Sassari di Legambiente. Nove cartelli, con altrettanti testi elaborati dagli studenti, illustrati dalla designer Chiara Cesaraccio, sono stati piantati lungo un percorso dedicato negli spazi del terreno del Lazzaretto. I testi, ispirati al tema della lotta contro l’abbandono dei rifiuti e a quelli della salvaguardia del territorio e della tutela dell’ambiente, si possono leggere anche in inglese e in lingua sarda. Una partenza all’insegna dell’impegno di Claudio Abbado per questo terreno, trasformato in oasi di biodiversità dopo un pesante lavoro di pulizia e bonifica dai rifiuti da cui era invaso.

L’anniversario del compleanno del direttore d’orchestra Claudio Abbado, deceduto nel 2014, è stato l’occasione per presentare oggi presso il “Chiosco L’Albero Maestro” sulla spiaggia del Lazzaretto, nel Comune di Alghero, i progetti che prendono il via nell’area a due passi dalle spiagge delle Bombarde e del Lazzaretto in virtù dell’accordo firmato tra Legambiente e gli eredi del direttore d’orchestra a gennaio di quest’anno. All’incontro sono intervenuti Alessandra e Francesca Abbado, entrambe membro del Comitato di gestione del terreno, Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, Annalisa Colombu, presidente di Legambiente Sardegna, il presidente del Consiglio regionale della Sardegna Michele Pais, il sindaco di Alghero Mario Conoci, il presidente del Parco di Porto Conte e Area marina protetta Capo Caccia-Isola Piana Raimondo Tilloca, Maria Gabriella Lay, ambasciatrice Terzo Paradiso Fondazione Pistoletto e in rappresentanza dell’Ufficio per l’Italia dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), Roberto Barbieri, presidente del circolo di Legambiente Alghero, Michele Meloni, presidente del circolo di Legambiente Sassari, Giovanni Maria Pittorru, vicario del dirigente Liceo classico, musicale e coreutico D.A. Azuni di Sassari.

Nella lettura del messaggio di Gianni Rosas, Direttore dell’Ufficio per l’Italia dell’OIL, Maria Gabriella Lay ha evidenziato che l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile integra le dimensioni economiche, sociali e ambientali che sono indivisibili e necessarie per la realizzazione dello sviluppo sostenibile.  Lo sviluppo economico che rispetta l’ambiente e il lavoro che da dignità alle persone sono indispensabili per garantire la sostenibilità del pianeta. Il Parco affidato a Legambiente offre una grande opportunità per intraprendere dei percorsi di sensibilizzazione e di formazione sui temi ambientali e sociali.

Acquistato 30 anni fa dal direttore d’orchestra, il terreno era considerato all’epoca una discarica informale e avrebbe potuto essere destinato alla costruzione di alberghi e altre strutture. Ma Claudio Abbado si impegnò a non realizzare alcuna edificazione immobiliare, cambiando la destinazione d’uso del terreno in terreno agricolo e dedicandosi a un grande progetto di bonifica dai rifiuti e, successivamente, alla piantumazione di 9 mila piante. Negli anni, il terreno è diventato così un gioiello naturalistico tutelato e protetto per il suo importante valore ambientale, oggi inserito nel Parco regionale naturale di Porto Conte.

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per un’esibizione degli studenti musicisti dell’Orchestra d’Archi del Liceo Musicale Azuni e delle studentesse danzatrici del Liceo Coreutico Azuni. Il partenariato tra il Liceo Azuni e Legambiente Sassari si inserisce nell’ambito del “Progetto C.Ri.M.M. (Centro di ricerca macchia mediterranea) del Terreno Legambiente – Abbado, che intende perseguire e divulgare gli obiettivi in linea con gli impegni dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite anche per contrastare l’impatto economico e sociale della pandemia e per rendere l’economia e la società più sostenibile, resiliente e preparata alle sfide della transizione ecologica. L’arte potrà veicolare efficacemente il messaggio centrale dell’Agenda 2030, espresso nel simbolo del Terzo Paradiso, nell’opera di Michelangelo Pistoletto che verrà ospitata nel terreno e creata con la partecipazione dei giovani.

“La visione del CRiMM – ha dichiarato il Comitato del Terreno – è quella di avviare una profonda trasformazione culturale – dove la cultura è intesa come coltivazione, terrena, umana, dei rapporti sociali – che partirà proprio dalla natura per trarre ispirazione per una nuova rinascita. Ogni progetto partirà dallo studio delle specificità naturali del terreno, i suoi ritmi biologici, le sue migrazioni, i suoi modelli di cooperazione multispecie, invitando studenti, ricercatori, attivisti, scienziati e artisti a mettersi in ascolto tra culture diverse, generazioni distanti, mondi umani e mondi naturali, in un inedito sforzo e lavoro creativo. La musica, la cultura, l’educazione e l’ambiente erano le bussole dei valori di Claudio Abbado. Forti di questa eredità di pensiero, l’obiettivo del CRiMM è quello di tutelare, valorizzare e condividere il terreno e la sua storia, partendo da queste fondamenta per articolarsi nelle sue diverse aree di progettualità”.