I cantieri della transizione ecologica, tappa in Veneto

Tredicesima tappa in Veneto presso lo stabilimento di Fassa Bortolo, a Ceraino di Dolcé (VR), per la campagna nazionale di Legambiente dedicata ai cantieri della transizione ecologica che servono al Paese e che meritano di essere replicati.

Accelerare la decarbonizzazione delle costruzioni in tutte le fasi, a partire dalla scelta di materiali più sostenibili per l’ambiente, è fondamentale per raggiungere gli obiettivi climatici al 2050.

Al centro della tappa il restauro sostenibile con l’esperienza innovativa di Fassa Bortolo, azienda leader nello sviluppo di materiali all’avanguardia per l’evoluzione dell’edilizia.

Legambiente: “Una nuova edilizia non solo è possibile ma necessaria, per ridurre il suo impatto sull’ambiente, il consumo di suolo ed energia, diventando lo strumento per la rigenerazione urbana, per migliorare l’efficienza energetica degli edifici e contrastare la crisi climatica”

Accelerare la decarbonizzazione delle costruzioni in tutte le fasi, a partire dalla scelta dei materiali più sostenibili per l’ambiente, è fondamentale per raggiungere gli obiettivi climatici al 2050; ed è l’unica strada da percorrere per riqualificare il patrimonio edilizio esistente e ripensare ad una nuova edilizia, che non sia più un pericolo per l’ambiente, per il consumo di suolo e di energia, ma che diventi un’opportunità per la rigenerazione urbana, per migliorare l’efficienza energetica e contrastare la crisi climatica. Come ricorda la 2° edizione del report di Legambiente e Kyoto “Decarbonizzare le costruzioni: la nuova sfida del settore edilizio”, le stime di Green Building Council parlano chiaro: oltre il 50% delle emissioni totali di carbonio di tutte le nuove costruzioni globali tra il 2020 e il 2050 saranno dovute al carbonio incorporato, cioè ai materiali e alla fase di costruzione (o ristrutturazione) degli edifici. Tema sul quale l’Italia è fortemente in ritardo rispetto ad altri Paesi europei (come Francia, Danimarca, Norvegia e Svezia), sprovvista di una normativa. Senza considerare il peso dei materiali da costruzione “tradizionali” (cemento, laterizi, aggregati) per via degli impatti paesaggistici ed ambientali durante il prelievo, in particolare in un Paese come l’Italia dove sono tradizionalmente presenti materiali litoidi di pregio. Secondo il Rapporto Cave 2021 di Legambiente (in cui Fassa Bortolo è citata tra le “buone pratiche”) sono 4.168 cave autorizzate, 14.141 dismesse o abbandonate e 29 milioni i metri cubi di sabbia e ghiaia estratti all’anno a cui si aggiungono 26,8 milioni di metri cubi di calcare e 6,2 milioni di metri cubi di pietre ornamentali, materiali largamente impiegati nel settore edilizi.

Alla luce di questo Legambiente dedica al tema del restauro sostenibile la tredicesima tappa della campagna “I cantieri della transizione ecologica. Verso il XII congresso nazionale” che torna in Veneto, per raccontare l’esperienza innovativa di Fassa Bortolo, azienda leader in Italia e a livello internazionale nello sviluppo di materiali all’avanguardia per l’evoluzione dell’edilizia in chiave green. La tappa, iniziata ieri con la visita allo stabilimento di Spresiano e Centro di Ricerche Fassa I-Lab (in provincia di Treviso), si conclude oggi con la conferenza stampa e con la visita dello stabilimento di Ceraino di Dolcé (VR). Uno stabilimento emblematico dal punto di vista dell’economia circolare che, a seguito di un intervento di revamping impiantistico, tecnologico e gestionale, è alimentato al 100% da polverino di legno, con un conseguente azzeramento della componente CO2 da combustibile di origine fossile. L’intervento ha visto inoltre la riduzione dell’immissione di rumore, la regimazione delle acque piovane, la riduzione dei livelli di emissione, comportando di fatto l’allineamento alle migliori tecnologie disponibili in ambito ambientale oggi vigenti in Europa.

Restauro senza cemento: NOVANTICA®.
Un esempio di innovazione in edilizia è rappresentato dalla linea di prodotti NOVANTICA®, sviluppati dal Centro Ricerche Fassa I-Lab, completamente privi di cemento e che sfruttano la proprietà della calce aerea in combinazione con materiali pozzolanici, che rispondono all’esigenza di ecocompatibilità e tutela dell’ambiente. Adatti non solo per il restauro storico – perché compatibili dal punto di vista fisico e chimico col materiale originale su cui si va a intervenire e reversibili – ma anche per interventi di nuova realizzazione in Bio-Architettura. Prodotti che, grazie alle basse emissioni e alla ridotta impronta ambientale, si avvalgono della dicitura “prodotto consigliato da Legambiente”.

“Accelerare la decarbonizzazione delle costruzioni in tutte le fasi, a partire dalla scelta dei materiali, è fondamentale per raggiungere gli obiettivi climatici al 2050 – ha dichiarato Giorgio Zampetti, Direttore Generale di Legambiente –. Per questo, nel percorso di mitigazione dei cambiamenti climatici, il settore edilizio ha un ruolo da protagonista. L’esempio virtuoso, che raccontiamo in occasione della tredicesima tappa della nostra campagna di mappatura di quei progetti, cantieri e buone pratiche che uniscono innovazione e sostenibilità, dimostra che è davvero possibile immaginare una nuova edilizia che diventi opportunità per la rigenerazione urbana, per migliorare l’efficienza energetica e contrastare la crisi climatica”.

La ricerca al centro: Fassa I-Lab
L’innovazione e l’adozione di soluzioni sostenibili di Fassa Bortolo sono possibili grazie all’attività di Fassa I-Lab: un Centro di Ricerche interno che, da oltre vent’anni, avvalendosi delle più moderne apparecchiature (Fluorescenza e Diffrazione ai Raggi X, Microscopia elettronica, Granulometria laser) analizza la materia a livello microscopico, valutandone le caratteristiche chimico-fisiche, in modo da selezionare le formulazioni che più garantiscono la qualità dei prodotti e da prevederne, attraverso specifici test, il comportamento nelle diverse condizioni ambientali. L’attenzione dedicata alla ricerca ha portato Fassa Bortolo all’ottenimento di un importante riconoscimento con la Certificazione ISO 9001:2015, a conferma degli elevati standard qualitativi offerti all’edilizia.

“Siamo orgogliosi di far parte del viaggio di Legambiente tra le aziende protagoniste della transizione ecologica. – ha aggiunto Bortolo Fassa, Presidente di Fassa S.r.l. –. Quello con Legambiente è un rapporto ormai di lunga data, improntato alla trasparenza: in un settore in cui è spesso difficile coniugare la crescita (e il benessere di chi lavora nella filiera dell’edilizia) con la salvaguardia dell’ambiente, noi abbiamo sempre lavorato ad un’espressione concreta di sostenibilità. La tecnologia ci aiuta a fare costantemente passi avanti, ad essere efficienti e produttivi, dare lavoro alle persone e salvaguardare al tempo stesso l’ambiente. Per questo lo stabilimento di Ceraino è rappresentativo del nostro modo di operare, che non è mai improntato sul “fare il minimo previsto dai regolamenti”, ma sul “fare il meglio che in quel momento la tecnologia permetta”: in uno stabilimento che era già in regola abbiamo scelto di fare investimenti importanti perché siamo convinti di dover portare costantemente il nostro contributo per un’edilizia e un territorio sempre più sostenibili”.

I cantieri della transizione ecologica
La campagna, partita da fine maggio, è un viaggio itinerante lungo la Penisola per raccontare, tappa dopo tappa, cantieri, progetti ed esperienze che vanno nella giusta direzione della transizione ecologica ed energetica e che potranno portare importanti benefici in termini ambientali, occupazionali ed economici. Progetti che meritano di essere replicati e raccontanti anche sul sito cantieridellatransizione.legambiente.it con schede, approfondimenti, foto e video. In occasione del XII congresso nazionale di Legambiente in programma l’1,2 e 3 dicembre a Roma all’Auditorium Massimo, verrà presentato il report finale della campagna.