Ecco il nostro Bilancio Sociale

Per noi è stato un anno straordinario, e lo è stato soprattutto grazie a tutti voi!  Insieme abbiamo scritto una storia bellissima di grande partecipazione e impegno civile nel costruire un paese e un mondo migliori. Leggila attraverso le pagine del Bilancio Sociale di Legambiente 2022.

Il Bilancio Sociale 2022 è un racconto per noi straordinario, che ci ha permesso di portare avanti la nostra visione del mondo. Un mondo nel quale la cultura ambientale sia fondata sulla tutela dell’esistente, sulla promozione di scelte, idee e comportamenti che riescano a incidere concretamente e positivamente su un futuro sostenibile per tutti, in un equilibrato e rispettoso rapporto tra gli esseri umani, con gli altri esseri viventi e la natura.   

Il 2022 è stato caratterizzato da due eventi che entreranno nei libri di storia: la deplorevole aggressione militare russa in Ucraina – che ha destabilizzato pesantemente gli equilibri politici, energetici ed economici del Pianeta – e l’inserimento nella Costituzione italiana della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, «anche nell’interesse delle future generazioni».   

Sono stati due eventi, uno tragico e uno straordinariamente positivo, sicuramente epocali, che non hanno lasciato indifferente la nostra associazione, dal livello nazionale ai comitati regionali e ai circoli locali.  Anzi. Abbiamo rilanciato con forza, all’interno del movimento pacifista italiano, lo slogan Più rinnovabili Più pace”, per dirla con le parole del nostro striscione con cui abbiamo marciato nella manifestazione di Roma del 5 novembre 2022. Lo abbiamo fatto perché la liberazione dalla dipendenza energetica e da materie prime dall’estero abbassa le tensioni geopolitiche a livello internazionale e si può configurare come una vera e propria operazione di peacekeeping.  

Abbiamo spinto sull’acceleratore per pretendere politiche nazionali che liberino il Paese da queste dipendenze, e accompagnato sul territorio la realizzazione di impianti e infrastrutture che vanno in questa direzione. Lo abbiamo fatto con coraggio, coerenza e concretezza. Abbiamo partecipato con lo striscione “Scusate il ritardo” all’inaugurazione a Taranto del primo impianto eolico a mare del Mediterraneo, a 14 anni dalla presentazione del progetto. Siamo andati con Goletta Verde in tutte le zone della costa italiana dove sono più forti le polemiche contro gli impianti eolici offshore, per ribadire che sono fondamentali per la decarbonizzazione dell’economia italiana e quindi vanno realizzati. Abbiamo promosso in Calabria, a San Nicola da Crissa, la seconda comunità energetica rinnovabile e solidale, dopo quella napoletana di San Giovanni a Teduccio, e con Voler bene all’Italia e la campagna BeComE la diffusione delle CER nei piccoli comuni del nostro Paese.  Abbiamo fatto un tour nelle periferie delle principali città italiane con la campagna “Un pannello in più” per promuovere il fotovoltaico da balcone. 

Ci siamo impegnati sulla messa a dimora di alberi con un partner d’eccezione, Elisa, che tante volte ha dimostrato vicinanza alla nostra associazione e in diverse occasioni si è esibita a Grosseto nella nostra festa nazionale, e abbiamo promosso un bellissimo progetto nella piana di Marcesina in Veneto, un luogo martoriato dalla crisi climatica con la tempesta Vaia nell’ottobre 2018. 

Abbiamo fatto sentire la nostra voce in Europa contro la nuova tassonomia verde, che ha inserito colpevolmente gas e nucleare tra le fonti considerate pulite, partecipando alla manifestazione di Strasburgo nei giorni del voto finale. Lo abbiamo fatto anche in Italia, riuscendo a far approvare la legge sull’agricoltura biologica e quella salva-mare per contrastare il marine litter.  

È stato un nuovo anno all’insegna del protagonismo legambientino. Lo abbiamo vissuto con tanti compagni di viaggio, a partire dalle imprese più innovative che praticano quello che predichiamo da 43 anni.  È davvero straordinario dire le stesse cose e pianificare azioni comuni, sull’obiettivo 100% rinnovabili entro il 2035, con l’associazione confindustriale Elettricità Futura. Fino a qualche anno fa era tutt’altro che scontato.  

Noi non faremo mancare il nostro contributo, giocando questa partita non banale, nel ruolo che ci siamo ritagliati da tempo di partigiani della transizione ecologica. 

 Per noi è stato un anno straordinario, e lo è stato soprattutto grazie a tutti voi!  

Quest’anno abbiamo scritto insieme una storia bellissima, leggila attraverso le pagine del Bilancio Sociale di Legambiente 2022.

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Stefano Ciafani

Stefano Ciafani

Presidente Legambiente

Ingegnere ambientale, è il presidente nazionale di Legambiente dal 2018. Ha iniziato la sua storia in Legambiente nel 1998 grazie al servizio civile. Dal 2006 al 2011 ne è stato il responsabile scientifico, vicepresidente dal 2011 al 2015, direttore generale dal 2015 al 2018.


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